Bigonzetti canta il suo Orfeo “mediterraneo”

Canto Orfeo_AterUn canto d’addio e d’amore, un’esortazione a non voltarsi indietro. La nostalgia e il riscatto segnano Canto per Orfeo, l’ultimo lavoro coreografico di Mauro Bigonzetti per Aterballetto, compagnia di cui ha segnato tutte le tappe storiche, vivendola come ballerino, direttore, creatore. Lascia la compagnia con un’opera sanguigna, terrena, quasi tribale, che scava la terra per raggiungere gli inferi, così come sviscera la passione umana.

Allestimento scenico semplice ma d’impatto, costituito da una serie di bidoni di latta e dalle proiezioni video di Carlo Cerri. Poco si distingue la dimensione terrena da quella infernale, i gesti sono ripuliti dal virtuosismo, le linee rotte, il ritmo incalzante. L’elemento caratterizzante é la scelta musicale. Infatti Bigonzetti non si aggrappa a nessuna tradizione ma mette in scena il suo Orfeo musico e cantore. E il trio Kitarodia – una fisarmonica, un organetto e un tamburello – accompagna l’intero dramma, incalzandolo e restituendone il pianto con la voce e il suono.

Il coreografo non poteva scegliere opera piú “mediterranea” per omaggiare la sua compagnia, ricordandone i ritmi d’esordio, il legame con la terra, la difficoltà dell’abbandono. Evoca Ovidio, un autore antico, ma romano come lui. Crea un’opera corale e individuale. Dà spazio all’istinto, ai movimenti generati dallo stomaco, dal centro del corpo per poter stare nel centro della terra.

Orfeo è corpulento, capelli corvini, pose statuarie. Un’angelica Euridice viene continuamente bloccata e intrappolata nei movimenti. Le donne sono tentatrici sensualissime, con quelle gambe nude, quei piedi articolati, quei gesti sporcati. Nei passaggi più riusciti i ballerini sembrano prendere vita da un frontone, quasi bidimensionali, avanzando schierati a ritmi da pizzica. I passi a due rimangono il terreno dell’esplorazione bigonzettiana, la ricerca di naturali passaggi creati dal disequilibrio dei corpi.

Alla fine, dopo che i bidoni in scena hanno contenuto il ritmo, circoscritto l’azione, inghiottito l’amore, resta solo Orfeo con la sua musica consolatoria. Noi staremo a vedere quali canti e melodie attireranno e ammalieranno ora il coreografo.

Lara Crippa

“Canto per Orfeo” di Mauro Bigonzetti, Aterballetto, visto al Teatro Sociale di Rovigo il 10/03/2013

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